giovedì 20 luglio 2017

Il Senato ha approvato il decreto sui vaccini

Il testo passa ora alla Camera dei deputati che dovrà approvarlo entro il 6 agosto


Con 172 voti a favore, 63 contrari e 13 astenuti, l’aula del Senato ha approvato il decreto sui vaccini. Il disegno di legge, dopo l’ok del Senato, dovrà passare alla Camera dei deputati.

La discussione in Senato sulla Conversione in legge del decreto del 7 giugno 2017, n. 73, recante disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale, era stata avviata l’11 luglio.

L’iter legislativo

Il 7 giugno il governo aveva varato il decreto numero 73, dal titolo Disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale, con scadenza per essere convertito entro il 6 agosto. Il giorno seguente il decreto è stato assegnato alla 12ª Commissione permanente (Igiene e sanità) in sede referente che vi ha posto una serie di emendamenti e ha terminato l’esame il 10 luglio.

Che cosa prevede il testo del disegno di legge, dopo l’approvazione degli emendamenti

Il disegno di legge, che converte il decreto-legge del 7 giugno, amplia l’elenco delle vaccinazioni obbligatorie per i minori, che sono gratuite e revisiona le sanzioni previste per chi non provvede a vaccinare i propri figli o bambini che gli sono affidati. La principale modifica dal testo del decreto, dopo il passaggio in Commissione, riguarda la riduzione delle vaccinazioni obbligatorie, passate da 12 a 10: polio, difterite, tetano, epatite B, pertosse, emofilo di tipo B, morbillo, parotite, rosolia e varicella.

A queste, poi, se ne aggiungono altre quattro consigliate ma non obbligatorie: anti-meningococco B e C, anti-pneumococco e anti-rotavirus.

Il Senato ha approvato, tra gli altri, l’emendamento che prevede l’istituzione dell’Anagrafe Vaccinale Nazionale, che registrerà la situazione vaccinale degli italiani. Sono state diminuite, inoltre, le sanzioni ai genitori che non vaccinano i figli ed è stato tolto il riferimento al rischio della perdita di patria potestà.

Un altro emendamento prevede che i vaccini, previa autorizzazione dell’Asl territorialmente competente, possano essere prenotati in farmacia e non anche somministrarli come era stato proposto inizialmente.

Il Senato ha poi approvato l’emendamento presentato dalla relatrice Manassero, che prevede che un soggetto già immunizzato potrà adempiere all’obbligo vaccinale con vaccini in formulazione monocomponente o combinata in cui sia assente l’antigene per la malattia per cui si è già coperti.

Vaccini obbligatori e iscrizione scolastica

Per quanto riguarda l’iscrizione a scuola, il disegno di legge prevede che le istituzioni del sistema nazionale di istruzione, i servizi educativi per l’infanzia, i centri di formazione professionale regionale e le scuole private non paritarie sono tenuti, all’atto dell’iscrizione del minore, a richiedere ai genitori che esercitano la responsabilità genitoriale e ai tutori la presentazione della documentazione che provi l’effettuazione delle vaccinazioni. La presentazione della documentazione deve essere completata entro il termine di scadenza per l’iscrizione.

La mancata presentazione della documentazione è segnalata, entro i successivi dieci giorni, all’Asl locale.

Qual è l’ordinamento attualmente in vigore in merito alle vaccinazioni?

Al momento sono obbligatorie per tutti i neonati o i bambini le seguenti vaccinazioni: anti-difterica; anti-tetanica; anti-poliomielitica; antiepatitica B. Per la violazione di queste regole sono previste sanzioni amministrative pecuniarie.

Fonte: The Post Internazionale

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