mercoledì 12 agosto 2015

Luigi De Magistris contro Matteo Renzi. «Napoli, Comune derenzizzato»

Il sindaco campano attacca il presidente del Consiglio: «A Bagnoli dopo anni di omissioni, sprechi, affari e crimini, invece di dare alla Città le risorse per la bonifica ha deciso di commissariare». E definisce il premier come un «nominato dalla casta»


di Stefania Carboni

Il sindaco di Napoli Luigi De Magistris attacca il presidente del Consiglio Matteo Renzi sui social. In un lungo post annuncia la sua città come comune “derenzizzato”.

Assistiamo con il Governo Renzi ad una consolidata e preoccupante involuzione antidemocratica, un’accelerazione fortemente autoritaria dell’assetto istituzionale, tutta di stampo liberista. Contro le autonomie ed a favore di un centralismo anti libertario.
Premier non eletto, nominato dalla casta. 

Tralasciando che in Italia un Presidente del consiglio non si elegge, il sindaco entra nel merito del suo territorio.

Siamo stanchi delle lezioni propagandistiche sul Sud, fatte di superficialità ed approssimazione, basta discriminazioni. Non vogliamo aiuti, solo condotte di giustizia. Noi pensiamo che la liberazione definitiva delle nostre terre giunga da un processo di liberazione messo in atto dai nostri popoli con l’uso collettivo della nostra comunità.

Bagnoli inclusa…

A Bagnoli, ora, Renzi, dopo anni ed anni di omissioni, sprechi, affari e crimini, quando abbiamo finalmente messo in campo l’azione di rilancio di Bagnoli smascherando anche gli autori dei disastri del passato, invece di dare alla Città le risorse per la bonifica – dovere di Stato trattandosi di un SIN (Sito di Interesse Nazionale ) – ha deciso di commissariare.
Vuole mettere le mani sulla città con le stesse logiche di potere che hanno distrutto parte del nostro Paese. A Napoli non comandano più le segreterie del sistema partitocratico, le cricche, i patti masso-mafiosi, le lobby.
Vogliono aggirare la nostra autonomia e la nostra esperienza colpendoci dall’alto. Vi abbiamo scoperto.

«Ecco perché la nostra Città si proclama derenzizzata», ha concluso. «Perché siamo per la democrazia, per la diffusione del potere, per la distribuzione del denaro, per la lotta alle disuguaglianze, per la giustizia, per il Popolo. Resisteremo ricorrendo alla giustizia costituzionale». Il segretario del Partito Democratico Metropolitano di Napoli, Venanzio Carpentieri, ha commentato parlando di dichiarazioni vergognose. «Una strategia per distogliere l’attenzione dai suoi clamorosi fallimenti». «Il sindaco uscente rilancia la sua campagna elettorale attaccando il premier per nascondere le sue colpe e il disastro in cui ha gettato la città», ha aggiunto la deputata Pd Assunta Tartaglione.

Come canta Caparezza: «Figliolo, una volta qui era tutta campagna elettorale».



Fonte: Giornalettismo

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